Tadej Pogacar vince una tappa pazzesca alla Vuelta a España 2019. Lo sloveno conquista la nona frazione sfruttando una strategia discutibile in casa Movistar, che lo ha portato in carrozza fino al finale. Secondo posto di giornata per Nairo Quintana, che è la nuova maglia rossa della corsa. Chiude il podio di giornata un ottimo Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che affrontando il tratto finale con il suo passo è riuscito a limitare i danni. Quarto Valverde, a poco più di un minuto invece uno sfortunato Miguel Angel Lopez (Astana), caduto nel tratto si sterrato quando era all’attacco. Giornata difficile invece per Fabio Aru (Uae Team Emirates), ormai definitivamente fuori classifica.
Dopo sei chilometri di tentativi vani verso il Coll d’Ordino, Tao Geoghegan Hart (Team INEOS) riesce a guadagnare terreno da solo, ma senza troppa fortuna. Il britannico viene infatti ripreso quasi subito da un nutrito gruppo di contrattaccanti, più di 30, dal quale si avvantaggiano Patrick Bevin (CCC Team) e Mikel Bizkarra (Euskadi-Murias), quando siamo ancora soltanto al chilometro 10. La coppia al comando transita in cima al GPM con 35 secondi di margine su un gruppone di inseguitori forte di ben 37 unità, il quale si spezzetta lungo la discesa. Sono quindi Sepp Kuss, Robert Gesink (Jumbo-Visma), Antonio Pedrero (Movistar Team), Omar Fraile e Gorka Izagirre (Astana) ad andarli a riprendere all’alba del trentesimo chilometro, ma ci vogliono soltanto pochi chilometri prima che rientrino su di loro ben in 23. Ai piedi del Coll de la Gallina dunque si forma un gruppone molto interessante, composto da Imanoel Erviti, Antonio Pedredo e Marc Soler (Movistar), Pierre Latour e Geoffrey Bouchard (Ag2r La Mondiale), Omar Fraile, Jakob Fuglsang e Gorka Izagirre (Astana), Hermann Pernsteiner (Bahrain-Merida), Felix Grosschartner (Bora-Hansgrohe), Patrick Bevin (Ccc), Lawson Craddock, Sergio Higuita e Daniel Martinez (Education First), Kilian Frankiny e Romain Seigle (Groupama-Fdj), Thomas De Gendt e Carl Fredrik Hagen (Lotto Soudal), Mikel Nieve (Mitchelton-Scott), Amanuel Ghebreigzabhier e Ben O’Connor (Dimension Data), Wout Poels, David De La Cruz, Tao Geoghegan Hart, Sebastian Henao e Vasil Kiryenka (Ineos), Robert Gesink, Sepp Kuss e Nelson Powless (Jumbo-Visma), Matteo Fabbro e Ruben Guerreiro (Katusha-Alpecin), Wilco Kelderman, Robert Power, Michael Storer e Martijn Tusveld (Team Sunweb), Niklas Eg (Trek-Segafredo), Oscar Cabedo (Burgos-BH), Jesus Herrada e Darwin Atapuma (Cofidis), Mikel Bizkarra e Sergio Samitier (Euskadi Basque Counrty – Murias).
Sulle prime rampe il gruppone di attaccanti si seleziona, mentre Geoghegan Hart prova ad allungare da solo. Bouchard rientra su di lui e lo stacca, conducendo tutta la salita da solo. Dietro intanto va in crisi Aru, che perde contatto. Molto sfortunato Esteban Chaves (Mitchelton-Scott), che è costretto a cambiare bici e pedala per diversi minuti con quella di un compagno di squadra molto più alto di lui. Il forcing dell’Astana miete vittime, tra cui la maglia rossa Nicolas Edet (Cofidis). Poco dopo lo scollinamento Pernsteiner raggiunge Bouchard, che tuttavia in discesa riparte da solo e guadagna più di un minuto sugli inseguitori.
Sul terzultimo Gpm di giornata fuochi d’artificio tra gli uomini di classifica. Miguel Angel Lopez (Astana) attacca, seguito da Nairo Quintana (Movistar). I due si guardano e permettono a Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Alejandro Valverde (Movistar) di rientrare. Il campione del mondo accenna un allungo, ma quando parte Lopez nessuno riesce a rispondere. Il colombiano, aiutato uno alla volta dai compagni in fuga, guadagna fino a 40″ sul gruppo degli uomini di classifica, in cui tira la Jumbo-Visma e Quintana e Valverde attaccano a turno per chiamare Roglic alla risposta, senza mai fare la differenza. Davanti intanto Bouchard viene ripreso da O’Connor e Geoghegan Hart.
Il finale è pazzesco, con una forte tempesta che si abbatte sulla corsa mentre Lopez spiana le due salite di seconda categoria con l’aiuto dei compagni. E’ quindi il tratto di sterrato in pianura a fare la differenza. Il colombiano infatti termina a terra, e viene ripreso da Quintana e Valverde, che nel frattempo hanno staccato Roglic insieme a Tadej Pogacar (Uae Team Emirates). Davanti invece rientra come un treno Soler, che si invola da solo dopo aver staccato gli altri. Lo spagnolo guadagna fino a 35″, quando Quintana e Pogacar attaccano dal gruppo con Lopez e gli altri fuggitivi di giornata e si lanciano al suo inseguimento. A quel punto la Movistar sceglie di fermare Soler, che si arrabbia con gesti eloquenti ma esegue l’ordine. Non appena Quintana, che stava tirando da solo, riprende il compagno, Pogacar attacca con decisione e distanzia il duo Movistar. Più indietro intanto Roglic riprende e stacca Lopez, mentre Valverde incomprensibilmente attacca e dà un punto di riferimento importante allo sloveno. Per Pogacar ormai non ci sono più ostacoli verso il successo, mentre Quintana si deve accontentare della seconda piazza a 22 secondi. Per il colombiano la soddisfazione di indossare la maglia rossa con una manciata di secondi su Roglic, ottimo terzo dopo aver staccato Soler e battuto in volata Valverde.
Dopo sei chilometri di tentativi vani verso il Coll d’Ordino, Tao Geoghegan Hart (Team INEOS) riesce a guadagnare terreno da solo, ma senza troppa fortuna. Il britannico viene infatti ripreso quasi subito da un nutrito gruppo di contrattaccanti, più di 30, dal quale si avvantaggiano Patrick Bevin (CCC Team) e Mikel Bizkarra (Euskadi-Murias), quando siamo ancora soltanto al chilometro 10. La coppia al comando transita in cima al GPM con 35 secondi di margine su un gruppone di inseguitori forte di ben 37 unità, il quale si spezzetta lungo la discesa. Sono quindi Sepp Kuss, Robert Gesink (Jumbo-Visma), Antonio Pedrero (Movistar Team), Omar Fraile e Gorka Izagirre (Astana) ad andarli a riprendere all’alba del trentesimo chilometro, ma ci vogliono soltanto pochi chilometri prima che rientrino su di loro ben in 23. Ai piedi del Coll de la Gallina dunque si forma un gruppone molto interessante, composto da Imanoel Erviti, Antonio Pedredo e Marc Soler (Movistar), Pierre Latour e Geoffrey Bouchard (Ag2r La Mondiale), Omar Fraile, Jakob Fuglsang e Gorka Izagirre (Astana), Hermann Pernsteiner (Bahrain-Merida), Felix Grosschartner (Bora-Hansgrohe), Patrick Bevin (Ccc), Lawson Craddock, Sergio Higuita e Daniel Martinez (Education First), Kilian Frankiny e Romain Seigle (Groupama-Fdj), Thomas De Gendt e Carl Fredrik Hagen (Lotto Soudal), Mikel Nieve (Mitchelton-Scott), Amanuel Ghebreigzabhier e Ben O’Connor (Dimension Data), Wout Poels, David De La Cruz, Tao Geoghegan Hart, Sebastian Henao e Vasil Kiryenka (Ineos), Robert Gesink, Sepp Kuss e Nelson Powless (Jumbo-Visma), Matteo Fabbro e Ruben Guerreiro (Katusha-Alpecin), Wilco Kelderman, Robert Power, Michael Storer e Martijn Tusveld (Team Sunweb), Niklas Eg (Trek-Segafredo), Oscar Cabedo (Burgos-BH), Jesus Herrada e Darwin Atapuma (Cofidis), Mikel Bizkarra e Sergio Samitier (Euskadi Basque Counrty – Murias).
Sulle prime rampe il gruppone di attaccanti si seleziona, mentre Geoghegan Hart prova ad allungare da solo. Bouchard rientra su di lui e lo stacca, conducendo tutta la salita da solo. Dietro intanto va in crisi Aru, che perde contatto. Molto sfortunato Esteban Chaves (Mitchelton-Scott), che è costretto a cambiare bici e pedala per diversi minuti con quella di un compagno di squadra molto più alto di lui. Il forcing dell’Astana miete vittime, tra cui la maglia rossa Nicolas Edet (Cofidis). Poco dopo lo scollinamento Pernsteiner raggiunge Bouchard, che tuttavia in discesa riparte da solo e guadagna più di un minuto sugli inseguitori.
Sul terzultimo Gpm di giornata fuochi d’artificio tra gli uomini di classifica. Miguel Angel Lopez (Astana) attacca, seguito da Nairo Quintana (Movistar). I due si guardano e permettono a Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Alejandro Valverde (Movistar) di rientrare. Il campione del mondo accenna un allungo, ma quando parte Lopez nessuno riesce a rispondere. Il colombiano, aiutato uno alla volta dai compagni in fuga, guadagna fino a 40″ sul gruppo degli uomini di classifica, in cui tira la Jumbo-Visma e Quintana e Valverde attaccano a turno per chiamare Roglic alla risposta, senza mai fare la differenza. Davanti intanto Bouchard viene ripreso da O’Connor e Geoghegan Hart.
Il finale è pazzesco, con una forte tempesta che si abbatte sulla corsa mentre Lopez spiana le due salite di seconda categoria con l’aiuto dei compagni. E’ quindi il tratto di sterrato in pianura a fare la differenza. Il colombiano infatti termina a terra, e viene ripreso da Quintana e Valverde, che nel frattempo hanno staccato Roglic insieme a Tadej Pogacar (Uae Team Emirates). Davanti invece rientra come un treno Soler, che si invola da solo dopo aver staccato gli altri. Lo spagnolo guadagna fino a 35″, quando Quintana e Pogacar attaccano dal gruppo con Lopez e gli altri fuggitivi di giornata e si lanciano al suo inseguimento. A quel punto la Movistar sceglie di fermare Soler, che si arrabbia con gesti eloquenti ma esegue l’ordine. Non appena Quintana, che stava tirando da solo, riprende il compagno, Pogacar attacca con decisione e distanzia il duo Movistar. Più indietro intanto Roglic riprende e stacca Lopez, mentre Valverde incomprensibilmente attacca e dà un punto di riferimento importante allo sloveno. Per Pogacar ormai non ci sono più ostacoli verso il successo, mentre Quintana si deve accontentare della seconda piazza a 22 secondi. Per il colombiano la soddisfazione di indossare la maglia rossa con una manciata di secondi su Roglic, ottimo terzo dopo aver staccato Soler e battuto in volata Valverde.
Classifica Nona Tappa Vuelta a España 2019
Classifica Generale Tappa Vuelta a España 2019